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Discarica Oli Esausti Roma

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    Indice:

    Perché bisogna smaltire gli oli esausti

    Lo smaltimento oli esausti va effettuato secondo regole ben precise che riguardano il ritiro, il trasporto presso impianti specializzati ed il recupero.

    Questa operazione non può essere svolta autonomamente, specialmente se si tratta di grandi realtà industriali.
    La giurisprudenza attuale prevede che gli oli esausti sia di origine domestica che industriale, debbano essere ritirarti da aziende competenti nel settore poiché qualsiasi tipo di olio è fortemente inquinante per l’ambiente e se avviene una combustione incontrollata, c’è il rischio elevato che si producano sostanze tossiche, che vengono respirate.

    Persino l’olio della frittura domestica che, quasi sempre viene imprudentemente gettato negli scarichi, comporta la riduzione dell’ossigeno a sfavore della flora e della fauna.

    E’ di basilare importanza prendere in considerazione il supporto di una ditta smaltimento oli esausti a Roma sia per smaltire l’olio della frittura domestica che l’olio delle friggitrici industriali o l’olio del motore esausto.
    I telegiornali nazionali, spesso, ci informano di come alcuni gestori di aziende immettano nell’ambiente l’olio esausto versandolo in terreni periferici, cosa gravissima e assolutamente contraria alla legge.

    Quando questo rifiuto speciale viene disperso nel terreno, non solo le piante non riescono a trarre il loro nutrimento ma l’olio esausto raggiunge le falde freatiche con conseguente formazione di uno strato lentiforme che si sposta a valle, raggiungendo i pozzi di acqua potabile. Il danno è simile anche per tutti gli animali sotterranei che si trovano a contatto con l’olio tossico, come anche l’effetto attrattivo che l’area avrebbe per gli infestanti arei come mosche e moscerini (spesso in corrispondenza di discariche abusive è facile riscontrare mosche che pungono)

    La procedura esatta per smaltire gli oli esausti

    La prima cosa da fare per lo smaltimento degli oli esausti a Roma è quello di interpellare un’azienda specializzata dopo aver depositato i rifiuti in appositi contenitori che la stessa ditta potrà fornire.
    Il codice Cer dell’olio esausto classifica l’olio in tre categorie ossia, gli oli chiari che provengono da realtà industriali, gli oli scuri provenienti dai veicoli a motore e gli oli solubili usati per le preparazioni alimentari.
    La funzione principale dell’azienda smaltimento rifiuti è quella di monitorare la filiera dei materiali di scarto per impedire che essi vengano inopportunamente dispersi.

    Il servizio è valido sia per realtà domestiche che per le stazioni di servizio, le officine addette alla lubrificazione e le attività di ristorazione. In queste grandi attività lavorative si parla di uno smaltimento di oli esausti che supera anche i 20 metri cubi e solo gli operatori specializzati possono provvedere a trasportarli nei centri stoccaggio olio esausto più vicini, dove si procederà per un adeguato riciclo.

    Il riciclo di questi rifiuti speciali consente di ridurre l’inquinamento e di riutilizzare una buona quantità di questi scarti anche se il procedimento è molto laborioso e complesso e si svolge nel pieno rispetto di una normativa dettagliata.

    Come avviene la raccolta da parte della ditta

    La ditta di smaltimento oli esausti a Roma svolge la sua attività rivolgendosi sia a i privati che alle pasticcerie, i panifici, i fast food, le mense industriali e qualsiasi altra attività ristorativa collettiva, nonché alle autofficine meccaniche. Una volta interpellata la ditta per il recupero olio esausto, gli operatori potranno suggerire diverse opzioni che riguardano il posizionamento del fusto nella zona desiderata, le tempistiche e la modalità del recupero e i quantitativi degli oli esausti da ritirare.

    La squadra di tecnici specializzati potrà intervenire a cadenza regolare su richiesta del cliente fornendo taniche o contenitori in comodato d’uso, forniti di chiusure di sicurezza e con pratici imbuti che convogliano agevolmente gli oli esausti con un primo processo di filtrazione.

    Alle strutture ristorative verranno forniti dei contenitori in polietilene con tappo a leva e con un’imboccatura che agevola le operazioni di sversamento.
    Ogni contenitore può contenere dai 50 ai 100 litri di olio esausto, ma volendo si può richiedere anche un contenitore con capienza 200 litri.

    Il discorso è diverso per le realtà industriali alle quali la ditta smaltimento oli esausti a Roma fornirà delle cisterne in polietilene pallettizzabile con un sistema di valvola a farfalla, con capienza di 1000 litri.
    Una volta raccolto l’olio esausto, esso verrà trasportato presso gli impianti autorizzati dove, a seconda delle caratteristiche, verrà sottoposto a rigenerazione, termo distruzione, trattamento o combustione.

    La stragrande maggioranza degli oli esausti viene recuperato tramite la rigenerazione, al fine di ricavare sostanze di base, ma anche altri prodotti quali il gasolio o il bitume.
    Se invece l’olio esausto non può essere rigenerato, viene sottoposto a combustione.

    Nel caso gli oli non avessero le caratteristiche adatte per essere sottoposti e rigenerazione o combustione, verranno inviati a centri specifici per il loro trattamento o per la loro termo distruzione negli impianti idonei.

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