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Discarica di Rifiuti Sanitari Roma

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    Indice:

    Come smaltire i rifiuti sanitari

    Lo smaltimento dei rifiuti sanitari a Roma va gestito in modo corretto, al fine di eliminare la pericolosità di alcuni di essi.

    La pratica va ottimizzata favorendo il riciclo, il recupero, la raccolta ed il trasporto dei rifiuti ospedalieri.
    I rifiuti speciali sanitari vengono gestiti già all’interno delle strutture ospedaliere da parte del personale addetto, previa la frequenza di corsi di formazione dove vengono fornite esaurienti spiegazioni sui rifiuti sanitari pericolosi e non poiché c’è la necessità di minimizzare al massimo il contatto con alcuni materiali altamente infettivi.

    La differenza tra i rifiuti pericolosi e non è basilare perché ci sono rifiuti sanitari pericolosi che però non sono a rischio infettivo al contrario di quelli pericolosi ma ad alto rischio di trasmissione.
    Esistono infine, rifiuti sanitari assimilabili ai rifiuti urbani e altri rifiuti sanitari che richiedono di essere smaltiti con determinate procedure.

    Quali sono i rifiuti sanitari non pericolosi?

    Fanno parte dei rifiuti sanitari non pericolosi, tutte quei materiali come le confezioni di vetro dei farmaci, le siringhe prive di aghi e deflussori, il gesso ortopedico e vari tipi di materiali sanitari metallici.

    La normativa vigente nel settore definisce gli oggetti da taglio con il codice ‘CER 18014‘ e con il codice ‘CER 180101‘ quelli non pericolosi e non infettivi e che possono essere recuperati.
    Secondo il codice ‘CER 180102‘ invece, sono rifiuti speciali sanitari non pericolosi alcuni elementi come le sacche per il plasma.

    Sempre come recita il codice ‘CER 180105‘, appartengono alla categoria di rifiuti speciali non pericolosi le sostanze che provengono dai laboratori ospedalieri pubblici o privati ed i farmaci scaduti.

    Quali sono i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo?

    I rifiuti sanitari a rischio infettivo sono tutti quelli che provengono da ambienti ospedalieri isolati, dove sono ricoverati pazienti con patologie ad alto rischio di trasmissione.

    Fanno parte di questi rifiuti tutti quei materiali che sono venuti a contatto con qualsiasi tipo di secrezione biologica proveniente dai malati a rischio come le bende o le garze sporche di urina, feci, sangue, secrezioni vaginali, liquidi sinoviali, pericardici, pleurici, peritoneali o amniotici.

    Questa categoria di rifiuti rientra nelle voci ‘180103* e 180202* del Catalogo Europeo dei Rifiuti‘.

    Quali sono i rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani

    Ci sono alcuni rifiuti sanitari che secondo la giurisprudenza possono essere gestiti con la modalità dei rifiuti urbani, in quanto non sono ritenuti pericolosi.

    Si tratta di rifiuti provenienti dalle cucine ospedaliere o dai reparti dove sono ricoverati gli ammalati.
    Tuttavia, questa regola non è valida per i residui dei pasti degli ammalati ricoverati nei reparti infettivi, qualora il medico ritenga che possa esserci una patologia trasmissibile anche con i residui alimentari.

    L’articolo ‘198, comma 2, lettera g, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152‘ recita che vetro, cartone, carta, imballaggi, residui di plastica e metalli e materiali più o meno ingombranti debbano essere smaltiti nella normale raccolta differenziata perché considerati rifiuti non pericolosi.

    Fanno parte dei rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani anche quelli che provengono dai lavori di giardinaggio effettuati presso le strutture cliniche, le lenzuola e gli indumenti usa e getta, pannolini pediatrici, assorbenti igienici, pannoloni, bende, cerotti e le sacche per l’urina, a patto che non provengano dai pazienti ricoverati nei reparti infettivi.

    Come avviene lo smaltimento rifiuti sanitari a Roma?

    Una volta interpellata la ditta che si dovrà occupare dello smaltimento dei rifiuti sanitari a Roma, gli operatori pianificheranno il trasporto dei rifiuti infettivi con metodiche rigorose che prevedono la raccolta e l’imballaggio in involucri a perdere che verranno identificati con la scritta ‘Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo‘.
    Allo stesso modo, verranno raccolti ed imballati anche i materiali taglienti o a punta in appositi contenitori resistenti al taglio e la dicitura che comparirà su ogni imballo sarà ‘Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti‘.

    Lo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo viene svolta secondo le ferree leggi imposte dal ‘decreto legislativo n. 152 del 2006 n. 152‘ e gli operatori della ditta smaltimento rifiuti sanitari a Roma trasportano i rifiuti solo in quegli impianti che si interessano dei rifiuti altamente infettivi cioè quelli di incenerimento dei rifiuti sanitari speciali.

    I rifiuti verranno introdotti nelle fornaci senza essere mescolati con altre tipologie di scarti e senza essere manipolati per tutelare la salute del personale addetto a questa operazione.

    I prezzi smaltimento rifiuti sanitari variano a seconda delle dimensioni delle strutture ospedaliere e della conseguente quantità e tipologia dei rifiuti speciali di cui la ditta smaltimento si prenderà carico.